Cucina Kaiseki
La cucina Kaiseki è un tipo di cucina giapponese. Fu ideata da Sen no Rikyu (1522-1591), il padre della cerimonia del tè giapponese, come un tipo di pasto da servire ai suoi ospiti alle cerimonie del tè. È un piatto di cucina tradizionale giapponese che non interferisce con il gusto delicato del tè, oltre ad evitare di doverlo, dato che è un forte stimolante, a stomaco vuoto. I tre principi chiave della cucina kaiseki sono: “utilizzare ingredienti di stagione”, “sfruttare al meglio le caratteristiche degli ingredienti” e “mostrare attenzione per l’ospitalità”. Un pasto tradizionale giapponese consiste in “una zuppa e tre piatti”: zuppa di miso, e i tre piatti che sono namasu (pesce crudo o carne tritata e condita con aceto), nimono (un piatto cotto a fuoco lento), e yakimono (un piatto alla griglia). Il concetto di “una zuppa e tre piatti” ha permeato le maniere culinarie giapponesi contemporanee, e il riso e la zuppa sono tipicamente serviti all’inizio del pasto. La cucina kaiseki ha i suoi modi sia per il teishu (l’ospitante, o la persona che serve il cibo) sia per il kyakujin (l’ospite, o la persona che riceve il cibo). Il teishu utilizza ingredienti freschi e tutto è curato nel dettaglio, dall’ora del servizio al modo di presentazione. Sono stati stabiliti metodi rigorosi anche per il kyakujin, e come mangiare pesce alla griglia, sashimi, pietanze bollite e spiedini: tutto è rigorosamente definito.
Provate lo spirito dell’ospitalità giapponese con la cucina kaiseki, che si può dire sia l’origine della cucina giapponese.