Frutta: cachi, pera giapponese e mandarino
I frutti che più rappresentano il Giappone sono sicuramente il cachi, la pera giapponese e il mandarino. I cachi, in particolare, sono apparsi in vari haiku e altre espressioni culturali, mostrando il profondo legame tra questo frutto e il popolo giapponese. La stagione della raccolta dei cachi dura da fine ottobre a metà dicembre. Si dice che il Giappone abbia circa 1.000 varietà di cachi, ma la più famosa è la “Fuyu”. Si dice che il Fuyu sia il re dei cachi, con la sua dolcezza e succosità, e il suo valore nutritivo. È inoltre il più grande di tutti i cachi.
La stagione di raccolta delle pere giapponesi dura da metà agosto a ottobre. La consistenza umida delle pere giapponesi si differenzia da quella delle pere occidentali e si caratterizza per la sua croccantezza e succosità. Le pere si dividono in “pere rosse” con la loro buccia marrone, come Kosui, Shinsui e Hosui, e “pere verdi” con la buccia verde tipica di pere del XX e XXI secolo.
I mandarini sono conosciuti da molto tempo, e i mandarini mangiati al kotatsu (tavolo riscaldato) costituiscono una tradizione invernale giapponese molto tipica. I mandarini più famosi del Giappone, i mandaranci Citrus unshiu, vengono raccolti per un lungo periodo di quattro mesi tra settembre e gennaio. I mandarini sono leggermente più piccoli delle altre arance e la loro buccia morbida può essere facilmente rimossa in modo che il dolce frutto all’interno possa essere mangiato velocemente. Le principali regioni di coltivazione di questo agrume sono Wakayama, Ehime e Shizuoka. Ci sono punti in tutto il Paese dove si può godere la raccolta della frutta; quindi, se vi piace la frutta, provateci anche voi a raccoglierla.